Sono sempre più numerose le persone che si allenano
correndo con le cuffie e molti ritengono che allenarsi ascoltando musica aiuti
a migliorare le prestazioni, cosa c’è di vero in questo?
Secondo un recente studio condotto dalla Brunel University di
Londra, molti atleti si lasciano andare al doping cercando di migliorare
le proprie prestazioni, ma da questo studio è risultato che
esiste un doping naturale e che non è dannoso per il corpo:
LA MUSICA!
Ascoltare musica durante
l’attività sportiva, infatti, aiuterebbe a migliorare le prestazioni
dell’atleta (agonista o meno), fino a far salire le prestazioni dell’atleta
senza alcuna sostanza dopante.
A seconda del genere ascoltato la musica può infatti agire sia da stimolante per
i muscoli che da rilassante per il dopo sport.
La musica è infatti un esempio di focalizzazione psichica
su un evento piacevole:
il soggetto crede che utilizzando un focus positivo
possa sentire meno la fatica.
Esiste
una relazione tra il suono ascoltato e le prestazioni, infatti la musica riduce
la percezione dello sforzo e, aiutando il rilassamento, riduce il consumo di
calorie.
Alcuni
triathleti selezionano compilation di canzoni in cui le battute al minuto sono
identiche ai passi della corsa, per creare un'identificazione perfetta di
ritmo.
Non a caso alcune riviste di corsa propongono le proprie playlist. Ogni brano musicale è
caratterizzato dal ritmo che, di norma, si compone di frasi musicali ognuna di
32 battute suddivise a loro volta in quattro parti composte di otto battute.
La frequenza di queste battute al minuto impone il ritmo del brano musicale
(ad esempio 120 battute per minuto, definite in abbreviazione “bpm”, che
corrisponderà a due battute al secondo), selezionando quindi un determinato
brano si è in grado di dare più regolarità al ritmo della corsa, influenzando
il nostro stato d’animo e la carica agonistica.
La musica può quindi rendere più aggressivi, può eccitare
o deprimere, può caricare o rilassare, può svegliare o fare addormentare.
Facciamo un esempio, una persona che ama Gigi D’Alessio
può trovare veramente deprimente ascoltare durante una corsa un brano dei
Metallica, per contro, lo stesso soggetto, se durante una maratona ascoltasse “como
suena el corazon” o “un nuovo bacio” (…per intenderci è quella che fa: “le ddomeniche
d'agosto quanta neve che cadràà e nel tempo che verrà, il mio cuore ti
sorprenderà…na na na na na na na na na na na na na na), rischierebbe di
partire troppo forte e di schiattare al secondo km!
Può essere altresì vero che in un momento di crisi al ascoltare
musica "che carica" può far ritrovare preziose energie. Le cuffie
diventano cioè una specie di Viagra atletico e permettono di ottenere una
prestazione migliore, senza rischi di sovradosaggio!
“...mi perdonino i fans di Gigi” :-)