martedì 27 novembre 2012

IL NATALE SI AVVICINA... SEMPRE CHE I MAYA NON CI ABBIANO PRESO!


Il Natale si avvicina e con esso anche le tante occasioni per mangiare più dolci ed un maggior numero di piatti calorici.  
Come fare, quindi, per affrontare il Natale senza troppi sensi di colpa e non arrivare a gennaio con un numero eccessivo di chili di troppo?



La soluzione migliore è fare una dieta pre-feste natalizie in modo tale da potersi permettere qualche eccezione golosa durante i cenoni con amici e parenti. 

Vi propongo un piano alimentare che si basa sui prodotti di stagione, ricchi di proprietà nutritive, e su cinque pasti giornalieri.

La prima regola è quella di non saltare la colazione che potrebbe essere a base di cereali integrali con del latte scremato, tè o caffè poco zuccherati. 
Per lo spuntino della mattina, una macedonia mista oppure uno yogurt magro.

A pranzo, potreste consumare un piatto di pasta o di riso, anche integrale, condito con verdure stagionali come zucca o carciofi e a seguire un piatto di verdura cotta e un frutto, sempre di stagione, ma di piccola dimensione come i kiwi o i mandarini.
Oltre ai cereali, nella nostra dieta è importante introdurre i legumi , ottimi cucinati sotto forma di zuppe, condite a crudo con olio extra vergine d’oliva e peperoncino.
A metà pomeriggio potreste bere un succo di frutta fresco o spremuta e una manciata di frutta secca oppure meglio ancora se un frutto e un tè caldo o una tisana.

A cena, bisogna prediligere le proteine che derivano dal pesce e dalla carne magra; a seguire un’insalata mista, della verdura cotta come scarole, bietole, broccoli o spinaci, il tutto accompagnato da pane, preferibilmente integrale, una, due o tre fettine a seconda dell'attività fisica che praticate.

E’ importante bere molto, sia acqua naturale che tè e tisane non dolcificate con zuccheri raffinati, l’olio extra vergine d’oliva è un condimento ricco di virtù ma per perdere un po’ di peso è bene limitarne l’uso a massimo due cucchiai al giorno.

A questo aggiungiamo della sana attività fisica e il piano sconfiggi panettone è completo!

martedì 20 novembre 2012

ADIPOSITA' LOCALIZZATA E FOSFATIDILCOLINA


L'impiego della fosfatidilcolina nel trattamento dell'adiposità localizzata è piuttosto recente. 

Il primo a proporla, nella metà degli anni '90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi!? 



In effetti, se iniettata direttamente nel tessuto adiposo attraverso sottilissimi aghi, la fosfatidilcolina è in grado di solubilizzare i grassi, riducendo il volume delle cellule che li contengono. 

La tecnica, svolta in regime ambulatoriale e scarsamente invasiva, è chiamata Lipodissolve, in onore alla ben documentata azione della fosftidilcolina.

Questo effetto è particolarmente utile nel trattamento degli accumuli adiposi che, vuoi per fattori endocrini e metabolici, vuoi per uno stile di vita sedentario, risultano particolarmente resistenti ai tradizionali interventi dietetici e comportamentali.

Lipoddisolve rappresenta pertanto una nuova ed efficace arma nella guerra ad adiposità localizzate, anche quando tali inestetismi si localizzano in punti critici, come l'addome, l'interno coscia, la coulotte de cheval ed i fianchi; buoni risultati si possono altresì ottenere nel trattamento dei depositi adiposi della palpebra inferiore, del doppio mento e delle guancie o in caso del “gibbo di bufalo” tipico del morbo di Cushing.

Considerate le premesse, l'avvento della fosfatidilcolina nel settore estetico è stato accolto come una vera e propria rivoluzione, capace di mandare in prepensionamento la tradizionale liposcultura (tecnica chirurgica basata sull'aspirazione del grasso in eccesso mediante cannule collegate ad una pompa aspirante). 

Al contrario di quest'ultimo intervento, che rappresenta una vera e propria operazione chirurgica da eseguirsi con massima cura per evitare complicazioni, la tecnica Lipoddissolve si è dimostrata priva di effetti collaterali di rilievo.

L'efficacia della fosfatidilcolina è limitata al trattamento di volumi adiposi superficiali e non eccessivi, per i quali la tecnica chirurgica di liposuzione rimane la soluzione più efficace.

All'indomani della seduta, le zone trattate potrebbero risultare leggermente infiammate, doloranti o punteggiate da gonfiori. In rari casi si osserva la comparsa di piccoli noduli ed ematomi, che tendono comunque a regredire nel giro di qualche settimana.

In ogni caso, il trattamento delle adiposità localizzate non è standardizzabile e la scelta della tecnica più idonea viene presa sulla base delle caratteristiche individuali (sensibilità o allergia a determinate sostanze o trattamenti, stadio e caratteristiche del problema ecc.).

Questa metodica per esempio, è controindicata in pazienti minorenni, donne in gravidanza o in allattamento, nei diabetici complicati, nei pazienti infettivi, nei pazienti immunodepressi o allergici alla soia ed in presenza di insufficienza epatica, insufficienza renale, obesità , disturbi della coagulazione.

Tutto questo per ricordare che quando si parla di fosfatidilcolina bisogna essere cauti ed evitare di cedere a facili entusiasmi o ad eccessive aspettative.

La lotta contro i chili di troppo si combatte prima di tutto, e senza alcuna controindicazione, con una sana e regolare attività fisica e un'alimentazione adeguata, ma dove la regolarità e la vita sana devono fare i conti con anatomia o grasso particolarmente sensibile alla regolazione ormonale possiamo giocare il jolly fosfatidilcolina e acido desossicolico!

lunedì 19 novembre 2012

IL CORPO A MELA



Il corpo a mela, come del resto non è molto difficile intuire, si caratterizza per la predominanza nella silhouette di rotondità e poco importa se queste si concentrino su fianchi, glutei, cosce, o su tutti questi punti contemporaneamente. 



Questo tipo fisico tende ad accumulare grassi su tutto il corpo e spesso si trova nella necessità di dover smaltire un gran numero di chili in eccesso. 

Il primo passo da fare in tal senso è l’individuazione del problema. 

Molte volte infatti i fenotipi mela sono anche particolarmente golosi e mal disposti verso una dieta, che avrà naturalmente non soltanto motivazioni estetiche ma anche e soprattutto ragioni di salute. 

Va da sè che il secondo passo da compiere in queste circostanze è quello di rivolgersi ad un dietologo e progettare insieme un regime alimentare che possa essere adatto alle esigenze, ai gusti e agli eventuali problemi fisici e fisiologici della persona.

A questo punto si può finalmente ricorrere all’aiuto dell’esercizio fisico per coadiuvare gli effetti della dieta.

Esistono degli esercizi specifici per questa tipologia fisica? Premesso che non si può dimagrire soltanto in una zona del corpo ma che ogni tipo di attività serve a migliorare la situazione fisica generica si può comunque affermare che esistono degli esercizi più adatti di altri per risolvere il problema. Innanzitutto una buona norma sarà quella di alternare esercizi cardio ad esercizi di pesistica.

Per questo motivo a delle lunghe camminate a percorso misto da svolgere a passo sostenuto, alle macchine ellittiche, spinning e step sarà possibile alternare degli affondi, squat, crunch su panca addominale, leg press, generici esercizi di resistenza e stacchi.

Se proprio quei depositi di grasso non se vogliono andare la medicina estetica ci viene in soccorso mediante l’utilizzo della fosfatidilcolina!

“Ma ne parliamo domani!”


lunedì 12 novembre 2012

I CIBI CHE AIUTANO A FARE "PLIN PLIN"


I cibi drenati sono quegli alimenti che ingeriti regolarmente aiutano a sconfiggere la ritenzione idrica, ossia l’accumulo di liquidi che ristagnando nel corpo danno una spiacevole sensazione di gonfiore. Il problema non è prettamente femminile, anche noi uomini, anche se non lo ammettiamo, soffriamo di questo tipo di disagio



Questi cibi eliminano il problema mediante una sollecitazione della diuresi:

1) Frutti acquosi come ad esempio l’anguria o il melone. La loro azione è drenante ed idratante allo stesso tempo. Vengono spesso impiegati nella lotta alla cellulite, malattia causata dal mancato drenaggio di liquidi a livello del sottocutaneo.

2) Asparagi, i drenanti per antonomasia! Infatti contengono enzimi che agevolano i reni nel loro abituale lavoro di eliminazione delle scorie.

3) Carciofi, al pari degli asparagi agiscono sull’apparato escretore renale migliorandone le prestazioni. In aggiunta però hanno anche la capacità di ridurre il tasso di colesterolo “cattivo” e dei trigliceridi nel sangue.

4) Tè verde, vi rimando all’articolo specifico sulle proprietà del tè verde

5) Aceto di mele. A differenza di molti altri diuretici riesce a riequilibrare i livelli di potassio in circolo nel sangue.

6) Pomodori

7) Avena, utile per molteplici aspetti, indispensabile nella dieta.

8) Prezzemolo

9) Mirtilli, dolci, saporiti, drenanti ed ipocalorici; il top!

10) Rafano, diuretico e ricco di vitamina C.

11) Aglio, un diuretico in grado anche di bruciare i grassi, peccato per l’alito…

Bisognerebbe poi ridurre l’assunzione di cibi eccessivamente dolci o salati. 
Buona norma in ogni caso è consultare il medico dato che un difetto di drenaggio può essere spia di altri problemi a carico del organismo. Soltanto su precisa indicazione medica potrete ricorrere a farmaci ed integratori utili allo scopo; è bene quindi non affidarsi al fai da te!

mercoledì 7 novembre 2012

CELIACHIA E COSMETICI


Alla luce delle conoscenze attuali possiamo definire la celiachia come un'enteropatia autoimmune geneticamente determinata indotta da un fattore ambientale (glutine contenuto nel frumento, orzo e segale) che determina una risposta immune verso la transglutaminasi tissutale provocando il caratteristico danno della mucosa del tratto prossimale del piccolo intestino.
Per la patogenesi si ipotizza pertanto che, nel soggetto predisposto, frammenti del glutine rimangano adesi all'enzima transglutaminasi e si formi un complesso aggredito dal sistema immune; poiché tale enzima è contenuto negli enterociti si verifica un'aggressione immunitaria cronica con progressiva distruzione della mucosa intestinale.
Quando una persona affetta da celiachia ingerisce alimenti contenenti glutine si provoca dunque una reazione immunitaria nell'intestino tenue che come risultato determina un suo danneggiamento e la conseguente inabilità ad assorbire certi nutrienti dal cibo.

Per chi è colpito da celiachia, anche i COSMETICI sono potenziale insidia.
Ad avvisare, gli scienziati riuniti per il corrente congresso dell'American College of Gastroenterology, di Washington.

Secondo gli esperti, il pericolo arriva da dentifrici, collutori, matite, rossetti e prodotti per le labbra. Per quanto ridotte, le loro dosi di glutine possono essere ingerite e danneggiare i malati.
A peggiorare la situazione, la poca chiarezza delle etichette: solo il 20% di queste da informazioni dettagliate sulla composizione del prodotto.

FONTE: "Gluten in Cosmetics Threaten Those With Celiac Disease", HealthDay News, 1/11/11

martedì 6 novembre 2012

LA FEDE AL DITO FA INGRASSARE?


La fede al dito fa ingrassare, sia che la si metta sia che la si tolga definitivamente. 



In base ad uno studio dell'American Sociological Association effettuato su un campione di più di 10 mila persone, nei due anni dopo l'inizio o la fine di un matrimonio è più facile aumentare di peso. 

Le più a rischio sono le donne appena sposate, che hanno, secondo le stime, il 33% di possibilità in più di ingrassare poco e il 48% di ingrassare molto.

Sotto accusa il cambio di stile di vita e di abitudini alimentari.

La torta nuziale sarebbe solo l'inizio quindi: le calorie accumulate durante i primi due anni di matrimonio (o i primi due dopo la sua rottura) non si sprecano e non si contano!

"... si, ho pensato a voi due! ;-) tanti auguri ragazzi!