“la metodica più innovativa per combattere la cellulite si
basa sull’intuizione avuta da un danese nel 1904!”
L’anidride carbonica o CO2 agisce migliorando la
microcircolazione e l’ossigenazione tissutale, producendo un ringiovanimento
cutaneo e levigando la pelle, riducendo l’effetto a buccia d’arancia
La carbossiterapia è una metodica terapeutica che non
presenta effetti collaterali ed indicata in molteplici condizioni, accumunate
da un deficit su base vascolare e di
ipo-ossigenazione tissutale quali:
- cellulite
- smagliature
- adiposità localizzate
- rughe – pelle asfittica
- psoriasi
- alopecia
- insufficienza venosa – ulcere venose
- fenomeno di Raynaud
- impotenza maschile su base vascolare.
“IN CHE COSA CONSISTE?”
Consiste nell’iniezione di anidride carbonica medicale (CO2),
somministrata per via sottocutanea ed intradermica, prodotta da un apparecchio
autorizzato dal Ministero della Salute che garantisce l’erogazione di gas
sterile e controllata.
La Carbossiterapia può essere praticata solo ed
esclusivamente da personale medico. E’ un trattamento sicuro per il paziente,
perché l’anidride carbonica è atossica e non provoca embolia in quanto
l’organismo umano la produce costantemente e una volta disciolta nel sangue è trasportata
dal circolo venoso fino ai polmoni dove viene eliminata. Considerate per
esempio che viene utilizzata durante gli interventi chirurgici in laparoscopia,
in questo caso vengono insufflati fino a 5-6 LITRI di CO2 senza nessuna
conseguenza per il paziente!
In una seduta ambulatoriale per trattare un caso
di cellulite i volumi non superano solitamente i 500-750cc!
“COME FUNZIONA?”
L’anidride carbonica è un importante mediatore locale della
circolazione ed un suo aumento a livello tissutale provoca l’apertura degli
sfinteri pre-capillari, con conseguente vasodilatazione e aumento del flusso
ematico, oltre che un aumento della cessione di ossigeno a livello tissutale
(definito in biochimica effetto Bohr, il danese di cui sopra!). Provoca quindi
una vasodilatazione di quei minuscoli vasi sottocutanei che in molte patologie
sono ormai non funzionanti (Cellulite, Adiposità, insuff. microcircolo, F.
Raynaud);
- Spostando la curva di dissociazione dell’emoglobina, si ha una ossigenazione dei tessuti superiore al 70%;
- Scollando il tessuto adiposo da quello cutaneo, si va a percorrere la linea del Sistema Linfatico Superficiale risolvendo in poche sedute la ritenzione idrica;
- Durante la fase di ricompattamento cutaneo si avrà una ripresa della tonicità cutanea superiore al 75% rispetto al precedente. (Smagliature, lassità, adiposità);
- Considerando che il grasso è un tessuto di deposito e pertanto poco vascolarizzato, aumentando l’afflusso di sangue ci sarà una mobilizzazione adiposa decisamente maggiore.
La frequenza delle sedute è di una alla settimana, per un
ciclo di 10 trattamenti. Il trattamento dura 15/20 minuti, il ritorno alle
normali attività è immediato e non ci sono controindicazioni per sottoporsi al trattamento neppure durante
il periodo estivo.
Avresti mai pensato che la Biochimica potesse essere così
interessante!?
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