mercoledì 13 novembre 2013

COME SI POSSONO ELIMINARE QUEGLI ANTIESTETICI CAPILLARI?

Le teleangectasie (più volgarmente chiamati “capillari”) degli arti inferiori si presentano di colore prevalentemente blu, rosso e viola, con dimensioni variabili da 0,1 a 1 mm. Per quanto riguarda le teleangectasie degli arti inferiori, per una efficace e sicura rimozione di questi inestetismi la tecnica laser deve essere affiancata da una tecnica altrettanto efficace, la scleroterapia.



La scleroterapia è un metodo che comporta la chiusura di un gruppo di capillari (teleangectasie) mediante l'iniezione nei vasi stessi di una soluzione sclerosante che causa istantaneamente una reazione infiammatoria locale (flebite chimica); questa reazione provoca in seguito la trombizzazione ed il successivo riassorbimento dei capillari.

La scleroterapia ottiene per il 90-93% in un solo trattamento, risultati buoni, economici e stabili. La metodica "mousse" consente una minima concentrazione farmacologica con maggiore efficacia e minori complicanze, per il tempo prolungato e l'uniformità di contatto della schiuma con la parete varicosa.

La scleroterapia è una procedura senz'altro non semplice, ma se ben applicata, dimostra in modo rapido migliori risultati rispetto ai sistemi laser nel caso della patologia vascolare degli arti inferiori. Attualmente i sistemi più efficaci e sicuri nel trattamento delle teleangectasie degli arti inferiori sono la scleroterapia e la laser terapia vascolare.

La laser terapia vascolare. I nuovi e selettivi laser di ultima generazione, i cosiddetti ND:Yag, permettono tramite il principio della foto termolisi, di colpire selettivamente i vasi sanguigni senza danneggiare i tessuti circostanti. Durante la seduta l’energia del laser è rilasciata attraverso un manipolo speciale in grado di raffreddare la pelle sia prima che dopo l’emissione dell’energia laser, che in tal modo colpisce il capillare, coagulandolo, mentre la pelle attorno non subisce alcun danno.

Più trattamenti di laser terapia vascolare possono essere necessari per trattare una lesione vascolare delle gambe. La luce laser passa attraverso la pelle senza scalfirla, si trasforma in calore che raggiunge l’obiettivo e lo coagula, annullando il capillare per danno termico. Senza dolore, solo un pizzicore: il vaso sanguigno colpito scomparirà delicatamente nei giorni successivi. Una seduta dura da mezz’ora ad un’ora al massimo, a seconda del numero dei vasi da coagulare. In genere i risultati si ottengono con 3-4 sedute per i capillari degli arti inferiori. I vasi capillari colpiti restano coagulati cioè chiusi in modo permanente. A volte la malattia da insufficienza venosa può ancora progredire con la formazione di nuovi capillari, che dovranno essere ritrattati.

Molto diverso è il discorso per capillari sul viso o altre parti del corpo, in questi casi la tecnica d'elezione è sicuramente il Laser.

lunedì 11 novembre 2013

QUEL TATUAGGIO CHE NON SOPPORTO PIU'!

Diversi tipi di apparecchi laser vengono impiegati in campo medico-chirurgico ed in particolar modo in ambito dermatologico.

Il fascio di luce prodotto, può tagliare, vaporizzare, coagulare i vasi sanguigni o distruggere in maniera selettiva un pelo. La durata, l’intensità e la lunghezza d’onda del raggio laser, determinano i campi d’applicazione e le indicazioni in ambito dermatologico, correttivo ed estetico. Presso il nostro centro disponiamo delle migliori apparecchiature di ultima generazione.

RIMOZIONE TATUAGGI: Sino a 10 anni addietro tecniche quali Salabrasione, Dermo-abrasione, Elettrochirurgia, Asportazione chirurgica, Laser CO2, rappresentavano le uniche tecniche possibili per la rimozione dei tatuaggi, ma al costo di residuare sulla pelle dellecicatrici permanenti o nei casi migliori delle ipopigmentazioni permanenti (cosiddetto tatuaggio in negativo o tatuaggio fantasma).

Solo con l’avvento di nuovi e potenti laser ultraselettivi detti Q-Switched si può pensare dirimuovere i tatuaggi senza che sulla pelle residuino segni cicatriziali di sorta. 
Per prevedere in modo realistico quale sarà il risultato occorre considerare:
  • quanto tempo prima è stato effettuato il tatuaggio; è bene che trascorrano almeno sei mesi dall’esecuzione del tatuaggio prima di iniziare a cancellarlo.
  • i tatuaggi più vecchi si eliminano più velocemente.
  • i tatuaggi eseguiti da dilettanti sono più semplici da rimuovere rispetto a quelli dei professionisti.
  • alcuni colori si eliminano più velocemente di altri.
E’ possibile non solo rimuovere completamente un tatuaggio, ma anche solo schiarirlo, rimuoverne una porzione per permettere al tatuatore di coprire un precedente tatuaggio senza limitare l’espressione creativa o precludere un buon risultato perché limitati da linee precedentemente segnate.
Va comunque precisato che i laser Q-Switched, benché siano caratterizzati dalla grande selettività e specificità, sono tecnologie specialistiche e di nicchia riservate a medici con una grande e specifica competenza nell’uso delle tecnologie laser.

FAI SPAZIO A NUOVE IDEE!

mercoledì 16 ottobre 2013

PELI SUPERFLUI?

La presenza di peluria indesiderata sul viso come su altre parti del corpo non dovrebbe essere più un problema, soprattutto ora che le moderne tecnologie laser ci vengono in aiuto. 



Alla base di un buon risultato però ci devono essere prima di tutto una diagnosi ed un ottimo laser.

Precisato che nel 10-15% delle donne tale inestetismo può avere dei connotati tali da manifestarsi come risultato di un disordine endocrino chiamato "eccesso di androgeni", ovvero peluria con definite caratteristiche di preponderanza per sede, estensione e grossezza dei peli, che necessita di un approccio medico prima di ricorrere a metodologie estetiche.

Il meccanismo con cui agisce il laser è il riscaldamento selettivo del pelo che danneggia il follicolo pilifero. La luce emessa viene assorbita dal pigmento presente nei bulbi piliferi senza intaccare la pelle.

Da queste premesse si evince che importante un approccio medico al problema dei peli superflui. Bisogna innanzitutto escludere che non si tratti di ipertricosi, vale a dire presenza diffusa di peli più grossi e più lunghi del normale (disturbo meramente estetico) e non irsutismo che è da intendersi con la comparsa di peli che hanno grossezza e distribuzione tipiche del sesso maschile. Così una crescita eccessiva di peli solo sull’avambraccio e sulle gambe non costituisce irsutismo. È da intendersi irsuta una donna che ha peli grossi e abbondanti sulle cosce, nel triangolo soprapubico, lungo la linea alba, al mento, sulle guance o sul labbro superiore.

Il trattamento dell’eccesso di androgeni dovrebbe iniziare non appena viene stabilita con certezza una diagnosi. Nelle neoplasie secernenti l’intervento è principalmente di natura chirurgica, negli altri, specie nelle ragazze più giovani, la terapia medica deve essere iniziata prima dello sviluppo di un irsutismo esteso. Uno dei trattamenti più diffusi per l’irsutismo è a base di contraccettivi orali che abbassano i livelli di LH e FSH circolanti e in tal modo riducono la produzione degli androgeni a livello dell’ovaio. In caso di irsutismo molto grave vanno aggiunti farmaci antagonisti degli androgeni.

Tuttavia tutti i trattamenti medici tendono solo ad evitare l’estensione dell’irsutismo e ci vogliono almeno 6-8 mesi prima che si manifestino gli effetti. A tal proposito visto che i peli già cresciuti rappresentano un notevole problema estetico è buona norma incoraggiare la rimozione di tali peli superflui, tanto più se ad esserne affette sono ragazze nella fase più critica delle loro vita, l’adolescenza. Infatti tale inestetismo comporta nelle ragazze che ne sono affette un tale disagio che spesso perdono stima in loro stesse ed evitano i rapporti interpersonali. Qualunque sia la scelta va ricordato che la paziente affetta da irsutismo, soprattutto di giovane età, necessita di un importante supporto emozionale e di un follow-up di lungo termine, poichè il problema non è di facile soluzione e purtroppo spesso dura tutta la vita e può essere stressante e  influenzare profondamente le sue interazioni psicosociali. 

Il trattamento laser permette di raggiungere quindi una riduzione progressiva e permanente della peluria in qualsiasi parte del corpo sia nell’uomo che nella donna. Una sola seduta permette di ottenere l’eliminazione definitiva del 20% dei peli superflui e la completa caduta dei peli dell’area trattata. I peli residui non saranno visibili per 1 mese nell’area viso e per circa 2 mesi nel caso di inguine e ascelle. La peluria rimanente risulterà più sottile e diradata.

In questo modo sarà possibile eliminare tutti i fenomeni irritativi dovuti alle metodiche tradizionali (cerette, epilatori o lametta) scongiurando l'instaurarsi di fastidiose perifollicoliti o macchie cutanee dovute all'infiammazione.

Sei pronto/a a dire addio a ceretta e silkepil?

giovedì 4 luglio 2013

CELLULITE VS ANIDRIDE CARBONICA

“la metodica più innovativa per combattere la cellulite si basa sull’intuizione avuta da un danese nel 1904!”



L’anidride carbonica o CO2 agisce migliorando la microcircolazione e l’ossigenazione tissutale, producendo un ringiovanimento cutaneo e levigando la pelle, riducendo l’effetto a buccia d’arancia

La carbossiterapia è una metodica terapeutica che non presenta effetti collaterali ed indicata in molteplici condizioni, accumunate da un deficit su base vascolare e di  ipo-ossigenazione tissutale quali:

  • cellulite
  • smagliature
  • adiposità localizzate
  • rughe – pelle asfittica
  • psoriasi
  • alopecia
  • insufficienza venosa – ulcere venose
  • fenomeno di Raynaud
  • impotenza maschile su base vascolare.

“IN CHE COSA CONSISTE?”

Consiste nell’iniezione di anidride carbonica medicale (CO2), somministrata per via sottocutanea ed intradermica, prodotta da un apparecchio autorizzato dal Ministero della Salute che garantisce l’erogazione di gas sterile e controllata.

La Carbossiterapia può essere praticata solo ed esclusivamente da personale medico. E’ un trattamento sicuro per il paziente, perché l’anidride carbonica è atossica e non provoca embolia in quanto l’organismo umano la produce costantemente e una volta disciolta nel sangue è trasportata dal circolo venoso fino ai polmoni dove viene eliminata. Considerate per esempio che viene utilizzata durante gli interventi chirurgici in laparoscopia, in questo caso vengono insufflati fino a 5-6 LITRI di CO2 senza nessuna conseguenza per il paziente!
In una seduta ambulatoriale per trattare un caso di cellulite i volumi non superano solitamente i 500-750cc!

“COME FUNZIONA?”
L’anidride carbonica è un importante mediatore locale della circolazione ed un suo aumento a livello tissutale provoca l’apertura degli sfinteri pre-capillari, con conseguente vasodilatazione e aumento del flusso ematico, oltre che un aumento della cessione di ossigeno a livello tissutale (definito in biochimica effetto Bohr, il danese di cui sopra!). Provoca quindi una vasodilatazione di quei minuscoli vasi sottocutanei che in molte patologie sono ormai non funzionanti (Cellulite, Adiposità, insuff. microcircolo, F. Raynaud);


  • Spostando la curva di dissociazione dell’emoglobina, si ha una ossigenazione dei tessuti superiore al 70%;
  • Scollando il tessuto adiposo da quello cutaneo, si va a percorrere la linea del Sistema Linfatico Superficiale risolvendo in poche sedute la ritenzione idrica;
  • Durante la fase di ricompattamento cutaneo si avrà una ripresa della tonicità cutanea superiore al 75% rispetto al precedente. (Smagliature, lassità, adiposità);
  • Considerando che il grasso è un tessuto di deposito e pertanto poco vascolarizzato, aumentando l’afflusso di sangue ci sarà una mobilizzazione adiposa decisamente maggiore.
La frequenza delle sedute è di una alla settimana, per un ciclo di 10 trattamenti. Il trattamento dura 15/20 minuti, il ritorno alle normali attività è immediato e non ci sono controindicazioni per sottoporsi al trattamento neppure durante il periodo estivo.

Avresti mai pensato che la Biochimica potesse essere così interessante!?

lunedì 27 maggio 2013

SVELATO IL SEGRETO DELLA DIETA DETOX!

La Dieta Detox o disintossicante ha lo scopo di purificare l’organismo mediante l’eliminazione rapida delle tossine dal corpo.


E’ una dieta che può durare 3/5 giorni (non deve essere protratta oltre ai 7) e per la sua efficacia disintossicante e per la sua breve durata potrebbe essere suggerita come dieta da seguire dopo un week end di stravizi in cui si è mangiato troppo e in maniera non salutare.

La Dieta Detox si basa:
  • su un consumo importante di frutta e verdura,
  • sull’eliminazione di grassi di difficile digestione (come i formaggi e le uova),
  • sull’introduzione di fibre e una buona dose di liquidi.
Sono vietati i grassi insaturi, gli zuccheri raffinati, l’alcool, bibite gasate (anche se dietetiche), i dolci e il cioccolato. Questo tipo di dieta consente l’assunzione di moderate quantità di carboidrati, soprattutto integrali, patate e frutta secca.

Mettiamo in evidenza i capisaldi di questa dieta:
  1. introduzione di fibre
  2. introduzione di sostanze antiossidanti
  3. consumo di cibi a scarso contenuto lipidico e glucidico
  4. introduzione di notevoli quantità di liquidi (acqua, tè bianco, tisane ecc.).
Sono regole di puro buon senso che ogni regime alimentare serio prevede!

Una dieta depurativa deve essere equilibrata e varia. 

È importante che abbia un moderato apporto calorico (1200 kcal giornaliere) e per evitare di incorrere nel rischio di acidosi (vanificando lo scopo della dieta stessa), causata dalle poche calorie introdotte dovute al semidigiuno, è bene scegliere:

  • Alimenti e bevande antiossidanti come i frutti di bosco, il miele, le carote, i peperoni, le noci, le mandorle e il tè verde.
  • Vegetali drenanti come l'ananas, il carciofo, il sedano e i cetrioli.
  • Cereali integrali, ricchi di fibra, che aiutano la regolarità intestinale. Se poi la scelta cade su cereali privi di glutine come la quinoa, il riso, il grano saraceno, si alleggerisce l'intestino da un possibile fattore di stress.
Nessun segreto o formula magica... ad un eccesso alimentare deve seguire un ragionato periodo di dieta leggera e attività fisica!