giovedì 27 dicembre 2012

CORRERE AI RIPARI DOPO LE BOMBE NATALIZIE!


Abbiamo gioito, scherzato, mangiato, scartato, scongiurato catastrofi, brindato e ora? Ti senti appesantito e scruti con perizia il rotolino sulla pancia che ti hanno regalato le festività?!



Non hai seguito il menù pre-natalizio vero…? ( Arrivano le feste ) ma niente paura ;-)

Probabilmente tra i buoni propositi hai deciso di rimetterti un po' in forma dopo le abbuffate natalizie, allora ecco dove abbiamo ecceduto e qualche consiglio per rimediare!

La maggior parte di noi nel periodo natalizio (…che inizia già intorno al 20 dicembre con le consuete cene aziendali, scambi di regali e giri-auguri!) può arrivare ad ingrassare anche di 3 Kg!

Quest’aumento di peso è determinato da due fattori principali che caratterizzano l'alimentazione del periodo natalizio:
  • Alto apporto calorico nell’arco della giornata
  • Alimenti ad alto picco glicemico

Una persona attiva di circa 60 kg con un lavoro di ufficio, mediamente ha bisogno di circa 1800/2000 Kcal giornaliere. Per ogni 5 kcal in più che assumiamo e non consumiamo durante la giornata, aumentiamo di 1 grammo. All'apparenza sembra poco, ma a conti fatti se per 10 giorni consecutivi mangiamo l’equivalente di un piatto di pasta in più del dovuto ingrassiamo di circa 1 kg!

Uno dei fattori principali che stimolano e gestiscono l’aumento di peso è l’insulina e quindi l’indice glicemico e l’interazione tra insulina e glucagone. Tra le sostanze maggiormente caloriche che tendiamo ad ingerire durante le feste natalizie, vi sono i dolci, vini e alcolici oltre a tutti i condimenti aggiuntivi.

Il panettone, per esempio, è molto calorico: in media ha dalle 350 alle 400 calorie per 100gr (l'equivalente di una fetta). Di solito viene mangiato alla fine di pasti già abbondanti e non è difficile mangiare 100-200 gr di panettone raddoppiando le calorie di un pasto normale!

Liquori e spumanti hanno anch'essi un alto contenuto calorico e soprattutto un altissimo potere di trasformare tutto quello che viene ingerito in grasso, data l’altissima capacità di innalzare i livelli di insulina.

Vediamo alcuni esempi:
  • 1 bicchiere di vino rosso a 10° (150 ml) = 82 Kcal
  • 1 bicchiere di vino bianco a 11° (150 ml) = 105 Kcal
  • 1 bicchiere di moscato (150 ml) = 240 Kcal
  • 1 bicchiere di champagne (150 ml) = da 105 a 180 Kcal (da brut a secco)

Prima dell’ultima abbuffata di Capodanno abbiamo circa 5gg per rallentare ed alleggerire i nostri piatti.

La parola d’ordine è SEMPLICITA’ ! Cotture al vapore, bollito, lasciate in frigo burro, dadi, uova per un po’, no alle torte salate… meglio un bel minestrone di legumi! Per aggiungere sapore utilizzate le spezie. Consumate principalmente alimenti ricchi di antiossidanti come frutta e verdura (spinaci, mirtilli, succo di arancia, kiwy), limitando al massimo l'apporto di grassi saturi. Regalate panettoni e dolci avanzati, avrete un amico in più e una tentazione in meno!

Vi anticipo che per voi, assidui lettori (siete tanti e vi ringrazio!) ho in serbo un regalo!

Buona settimana detox! ;-)

domenica 23 dicembre 2012

DOLORE PERSISTENTE?


  • Dolori localizzati che appaiono resistenti ai più comuni farmaci;
  • Visite mediche che non evidenziano particolari patologie tali da giustificare l'importanza del dolore avvertito;
  • Schiena bloccata o traumi contusivi che lasciano fastidiosi dolori (anche molto forti) dopo il trattamento farmacologico;
  • Sportivi che sono costretti ad assumere farmaci (con degrado della prestazione e dell'allenamento ) per controllare dolori da traumi o da stress;
  • Anziani che si sono rassegnati a convivere con i loro dolori e per i quali assumono farmaci quotidianamente;
  • Soggetti che mal sopportano l'assunzione di farmaci per uso sistemico e si sono rassegnati a "sopportare il dolore".




SE TI RITROVI IN UNA DI QUESTE CATEGORIE LA TUA PROSSIMA DOMANDA SARA': 

E' POSSIBILE TROVARE SOLLIEVO !?

La risposta è SI! non può essere assolutamente affermativa perchè ogni persona è un "unicum" irripetibile e ognuno di noi ha reazioni in certa misura personalizzate a farmaci e trattamenti medici ma, ci viene in soccorso la MESOTERAPIA ANTALGICA!

La mesoterapia è una metodica terapeutica che fa parte della Medicina classica.
Consiste nell'effettuare delle iniezioni intradermiche multiple nel distretto cutaneo corrispondente alla zona interessata, introducendo minime quantità di farmaco (la metodica è la stessa di cui si parlava a proposito di cellulite: mesoterapia) utilizzando farmaci della Farmacopea Ufficiale opportunamente diluiti.

I VANTAGGI

Numerosi studi hanno dimostrato come un farmaco iniettato nel derma persista a lungo (anche 7-10gg) nel punto di inoculazione, diffondendo lentamente ai tessuti limitrofi, e come la risposta immunitaria agli antigeni inoculati sia più intensa rispetto all'inoculazione per via intramuscolare.

INDICAZIONI CLINICHE

Questo è un elenco parziale delle indicazioni terapeutiche per le quali la mesoterapia antalgica ha dimostrato una forte efficacia:
  • Patologie dolorose del rachide cervicale: osteoartrosi della colonna cervicale, traumi, contrattura cervicale acuta, cervicalgia giovanile, torcicollo, fibromialgia)
  • Patologie dolorose del rachide dorsale: (contrattura muscolare acuta, fibromialgia).
  • Patologie dolorose del rachide lombare: (lombosciatalgia, lombalgia, contratture, stiramenti, "colpo della strega")
  • Traumatologia: (lesioni contusive, lesioni discorsive, lesioni da sforzo, crampi, mialgie, stiramenti, tendiniti, strappi muscolo-tendinei, pubalgia, talalgia)
  • Patologia dolorosa dell'arto superiore: (periartrite scapolo-omerale, periartrite calcifica, capsula retrattile, epicondilite omerale, igroma del gomito)
  • Sindrome del tunnel carpale, rizoartrosi del pollice, tenosinovite di De Quervain, M. di Dupuytren, Noduli di Haberden
  • Patologia dolorosa dell'arto inferiore: (artrosi, borsite trocanterica, borsite ischiatica, tendinite, gonartrosi, tallonite, alluce valgo).


Le sedute potrebbero essere settimanalimensili o addirittura potrebbe bastare anche una sola seduta, sarà comunque il medico a valutare caso per caso a seconda della risposta del paziente. 
Il trattamento mesoterapico risulta essere completamente indolore e viene ad oggi preferito ad altri trattamenti, soprattutto perché con questa metodica si evitano somministrazioni di farmaco per via generale, con la conseguente dispersione del farmaco stesso in zone nelle quali questo non serve.



Basta soffrire! ;-)





RICORDATE… “ CUCINARE PER LE PERSONE ALLE QUALI SI VUOLE BENE SIGNIFICA IMPEGNARE DEL TEMPO PENSANDO A LORO, ALLA LORO CRESCITA E AL LORO BENESSERE ”


BUONE FESTE A TUTTI! Edoardo Vetrano

lunedì 17 dicembre 2012

BEN VEGAN! ...ehm... BEN VENGA!!



Indipendentemente dalle motivazioni che portano a scegliere un’alimentazione di tipo vegetariano (etiche, salutiste, ecologiche, perché la seguono anche Umberto Veronesi o Brad Pitt… ) il fenomeno è sicuramente in netta espansione.



Spero che qualche consiglio possa esservi utile per non lasciare “per strada” alcuni  nutrienti importanti!

Facciamo un distinguo. Esistono 2 tipologie ben distinte di dieta: la dieta vegetariana propriamente detta e la dieta vegetaliana o vegana.

La dieta vegetariana elimina dall'alimentazione ogni tipo di carne animale, compresi pesci e crostacei, ma non i prodotti di derivazione animale, quali latte, uova, formaggio e miele.
La dieta vegetaliana o vegana elimina tutti i prodotti di origine animale compresi i derivati (uova, latte, miele e formaggio).

Voglio diventare vegetariano! cosa devo sapere?
Sin dai primi pasti che si fanno rinunciando a carne e pesce, è importante andare a colmare il “vuoto” lasciato da questi alimenti con altri che ben si adattino alle vostre esigenze.
A questo scopo è molto utile informarsi sulle proprietà di quegli alimenti vegetariani che prima magari neanche si consideravano, come semi, derivati della soia, legumi, verdure, piante spontanee e cereali, al fine di comporre e assumere una dieta vegetariana sana ed equilibrata.

Una dieta vegetariana equilibrata: cosa considerare?
Ormai è risaputo che una dieta vegetariana ben equilibrata dona longevità, equilibrio e salute all’organismo. La domanda che ci si pone è, una volta diventati vegetariani, come facciamo a capire se ci stiamo nutrendo nel modo corretto?

Anzitutto è importante fare degli esami del sangue almeno una volta all’anno.

Niente paura. Per pianificare una dieta vegetariana equilibrata si possono assumere per un certo periodo integratori a base di cobalamina o cianocobalamina, con il passare del tempo il nostro corpo imparerà da solo ad autoregolarsi.
I casi gravi di carenza di vitamina B12 sono davvero rari, anche nei vegani di lunga data.

Una dieta vegetariana equilibrata: cosa prevede?
La dieta vegetariana per essere equilibrata  dovrà prevedere un corretto bilanciamento di proteine, carboidrati, vitamine (vitamina B12 e vitamina C soprattutto) e minerali (ferro). Oltre a frutta e verdura da assumersi quotidianamente, è importante considerare e non farsi mai mancare:

- una dose giornaliera adeguata di semi e frutta secca (noci, mandorle, pistacchi, pinoli,     arachidi);
- quotidianamente del latte vegetale o animale (latte di capra o di mucca), yogurt;
- circa tre volte a settimana soia e derivati (seitan, tofu, tempeh);
- legumi e cereali, meglio se integrali ( ogni giorno);
- una o due volte a settimana le uova, due o tre volte il formaggio.

I Latticini: il latte, il formaggio e lo yogurt, sono le principali fonti di calcio, fosforo e Vitamina D, ma sono anche alimenti che apportano proteine di alto valore biologico, quindi sono indispensabili per la dieta del vegetariano.

Le Proteine: sono i macronutrienti più importanti e indispensabili per il nostro corpo.

E’ impossibile vivere senza proteine.

La mancanza di proteine porta seri danni alla salute, malnutrizione, anemia, malfunzionamento organico, ritardo della crescita, alterazioni ormonali, perdita di massa magra (muscolare) ecc. Per questo è indispensabile garantire almeno 1 g di proteine per kg di peso. Per un uomo medio di 70 Kg, il minimo di proteine giornaliere sono 70 g. Le proteine sono ad alto valore biologico quando sono di origine animale, ed è esattamente questo il problema principale del vegetariano, che deve, con le proteine di basso valore biologico dei vegetali e della soia, compensarne la carenza.

Per raggiungere l’apporto proteico adeguato si devono fare combinazioni specifiche di alimenti. Un esempio di pranzo: ½ tazza di riso con ½ tazza di lenticchie e ½ tazza di fagioli = 60 g di carne (per aminoacidi/proteine). Per il vegetariano Soft, anche l’uovo è una buona soluzione (la parte bianca dell’uovo è ricca di albumina, una proteina dall’ alto valore biologico). Altre combinazioni sono: latte con riso, soia con patate, latte con mais e soia, legumi con riso, fagioli con mais, soia con riso.

Il Ferro: è un minerale importante per la formazione di emoglobina, indispensabile per evitare l’anemia. Però è molto difficile coprirne il fabbisogno con i vegetali, poiché il ferro contenuto nei vegetali ha un’altra struttura chimica, che viene assorbita più difficilmente.
I vegetali che contengono più ferro sono: legumi, cereali, prugne, datteri e frutta secca. Ma se non si coprono le carenze bisogna assumere il ferro come integratore. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro, quindi è raccomandato mangiare 1 o 2 porzioni di frutta ricca di Vitamina C (arancia, limone, fragola, kiwi, pompelmo, ecc ).

La Vitamina B12: è une delle vitamine più carenti nelle diete dei vegetariani, specialmente per i Vegan che non mangiano né latticini né uova. In questi casi si può prendere la vitamina sottoforma di integratori o con le carni vegetali ricche di vitamine B12, specialmente preparati per uso commerciale adatti a chi segue questo tipo di dieta.

PREGI DELLA DIETA VEGETARIANA
La dieta vegetariana, associata ad uno stile di vita salutare, riduce il rischio di queste malattie legate allo stile di vita moderno: diabete; ipertensione; obesità; iperlipidemia (uno studio condotto da ricercatori della University of Toronto e del St. Michael's Hospital, dimostra che la dieta a base di componenti vegetali riduce il colesterolo "cattivo" fino al 30%!!); alcune forme di cancro (come quello al colon); malattie cardiovascolari.

 DIFETTI DELLA DIETA VEGETARIANA
I classici problemi della dieta vegetariana riguardano:
La possibile carenza di ferro, vitamina B12, vitamina D, proteine e calcio (soltanto nel caso vengano eliminati dalla dieta anche latte e derivati). Se è vero che è possibile soddisfare i bisogni di questi nutrienti evitando il ricorso a prodotti animali non si può tenere conto di alcuni aspetti molto importanti: non tutte le persone possiedono approfondite conoscenze in campo alimentare e dietetico; in assenza di tali basi è molto facile cadere in errore, basta infatti discostarsi anche di poco dai modelli alimentari proposti (per esempio sostituendo il radicchio verde con quello rosso) per ridurre l'apporto di nutrienti al di sotto dei valori consigliati (in questo caso si genererebbe un deficit di ferro).
La fibra alimentare, come abbiamo visto, è fondamentale per la nostra salute ma come tutte le cose è bene non eccedere con il suo consumo! Esagerare con l'apporto di fibra alimentare (tipico dei vegetariani) può essere infatti pericoloso. Troppa fibra apporta un eccesso di acido fitico, una sostanza che ostacola l'assorbimento di alcuni minerali ( tra cui il calcio, il ferro e lo zinco ) di cui la dieta vegetariana è già tendenzialmente povera.

L’unica accortezza è che non deve essere seguita in condizioni parafisiologiche come la gravidanza o dai bambini.

Bene, ora sai tutto (o quasi) quello che c’è da sapere su una dieta vegetariana equilibrata!