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martedì 20 novembre 2012

ADIPOSITA' LOCALIZZATA E FOSFATIDILCOLINA


L'impiego della fosfatidilcolina nel trattamento dell'adiposità localizzata è piuttosto recente. 

Il primo a proporla, nella metà degli anni '90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi!? 



In effetti, se iniettata direttamente nel tessuto adiposo attraverso sottilissimi aghi, la fosfatidilcolina è in grado di solubilizzare i grassi, riducendo il volume delle cellule che li contengono. 

La tecnica, svolta in regime ambulatoriale e scarsamente invasiva, è chiamata Lipodissolve, in onore alla ben documentata azione della fosftidilcolina.

Questo effetto è particolarmente utile nel trattamento degli accumuli adiposi che, vuoi per fattori endocrini e metabolici, vuoi per uno stile di vita sedentario, risultano particolarmente resistenti ai tradizionali interventi dietetici e comportamentali.

Lipoddisolve rappresenta pertanto una nuova ed efficace arma nella guerra ad adiposità localizzate, anche quando tali inestetismi si localizzano in punti critici, come l'addome, l'interno coscia, la coulotte de cheval ed i fianchi; buoni risultati si possono altresì ottenere nel trattamento dei depositi adiposi della palpebra inferiore, del doppio mento e delle guancie o in caso del “gibbo di bufalo” tipico del morbo di Cushing.

Considerate le premesse, l'avvento della fosfatidilcolina nel settore estetico è stato accolto come una vera e propria rivoluzione, capace di mandare in prepensionamento la tradizionale liposcultura (tecnica chirurgica basata sull'aspirazione del grasso in eccesso mediante cannule collegate ad una pompa aspirante). 

Al contrario di quest'ultimo intervento, che rappresenta una vera e propria operazione chirurgica da eseguirsi con massima cura per evitare complicazioni, la tecnica Lipoddissolve si è dimostrata priva di effetti collaterali di rilievo.

L'efficacia della fosfatidilcolina è limitata al trattamento di volumi adiposi superficiali e non eccessivi, per i quali la tecnica chirurgica di liposuzione rimane la soluzione più efficace.

All'indomani della seduta, le zone trattate potrebbero risultare leggermente infiammate, doloranti o punteggiate da gonfiori. In rari casi si osserva la comparsa di piccoli noduli ed ematomi, che tendono comunque a regredire nel giro di qualche settimana.

In ogni caso, il trattamento delle adiposità localizzate non è standardizzabile e la scelta della tecnica più idonea viene presa sulla base delle caratteristiche individuali (sensibilità o allergia a determinate sostanze o trattamenti, stadio e caratteristiche del problema ecc.).

Questa metodica per esempio, è controindicata in pazienti minorenni, donne in gravidanza o in allattamento, nei diabetici complicati, nei pazienti infettivi, nei pazienti immunodepressi o allergici alla soia ed in presenza di insufficienza epatica, insufficienza renale, obesità , disturbi della coagulazione.

Tutto questo per ricordare che quando si parla di fosfatidilcolina bisogna essere cauti ed evitare di cedere a facili entusiasmi o ad eccessive aspettative.

La lotta contro i chili di troppo si combatte prima di tutto, e senza alcuna controindicazione, con una sana e regolare attività fisica e un'alimentazione adeguata, ma dove la regolarità e la vita sana devono fare i conti con anatomia o grasso particolarmente sensibile alla regolazione ormonale possiamo giocare il jolly fosfatidilcolina e acido desossicolico!

lunedì 19 novembre 2012

IL CORPO A MELA



Il corpo a mela, come del resto non è molto difficile intuire, si caratterizza per la predominanza nella silhouette di rotondità e poco importa se queste si concentrino su fianchi, glutei, cosce, o su tutti questi punti contemporaneamente. 



Questo tipo fisico tende ad accumulare grassi su tutto il corpo e spesso si trova nella necessità di dover smaltire un gran numero di chili in eccesso. 

Il primo passo da fare in tal senso è l’individuazione del problema. 

Molte volte infatti i fenotipi mela sono anche particolarmente golosi e mal disposti verso una dieta, che avrà naturalmente non soltanto motivazioni estetiche ma anche e soprattutto ragioni di salute. 

Va da sè che il secondo passo da compiere in queste circostanze è quello di rivolgersi ad un dietologo e progettare insieme un regime alimentare che possa essere adatto alle esigenze, ai gusti e agli eventuali problemi fisici e fisiologici della persona.

A questo punto si può finalmente ricorrere all’aiuto dell’esercizio fisico per coadiuvare gli effetti della dieta.

Esistono degli esercizi specifici per questa tipologia fisica? Premesso che non si può dimagrire soltanto in una zona del corpo ma che ogni tipo di attività serve a migliorare la situazione fisica generica si può comunque affermare che esistono degli esercizi più adatti di altri per risolvere il problema. Innanzitutto una buona norma sarà quella di alternare esercizi cardio ad esercizi di pesistica.

Per questo motivo a delle lunghe camminate a percorso misto da svolgere a passo sostenuto, alle macchine ellittiche, spinning e step sarà possibile alternare degli affondi, squat, crunch su panca addominale, leg press, generici esercizi di resistenza e stacchi.

Se proprio quei depositi di grasso non se vogliono andare la medicina estetica ci viene in soccorso mediante l’utilizzo della fosfatidilcolina!

“Ma ne parliamo domani!”