venerdì 19 ottobre 2012

QUESTO VINO SA DI TAPPO! ...E PER FORTUNA!



Le proprietà benefiche del VINO sono state ampiamente discusse e dimostrate, ciò che forse non sapevate è che UNA PARTE DEL MERITO SPETTA al TAPPO! (di sughero).



Uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha portato alla scoperta di elementi naturali della "sughera Quercus suber L." ,una specie sempreverde spontanea in tutto il bacino occidentale del mar Mediterraneo.

All’interno dei granelli di corteccia, i ricercatori hanno individuato tannini ellagici e polifenoli dei quali sono già note le proprietà anti-cancerogene.

Diversi studi hanno indicato che i tannini ellagici inibiscono la proliferazione di cellule neoplastiche della mammella e del colon, arrestando il ciclo cellulare e promuovendo la morte cellulare programmata delle stesse inibendo la progressione tumorale.

Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato la presenza di una relazione a forma di "U" tra consumo di alcol e mortalità, risultante dalla combinazione degli effetti positivi e negativi di questa bevanda.
Questo vuol dire che la lunghezza della vita si è dimostrata significativamente maggiore per il bevitore moderato rispetto all'astemio o al bevitore pesante.

Il vino è una bevanda che contiene un ottimo apporto di sostanze fenoliche (tannini, flavonoidi e resveratrolo), molecole nutrizionali che svolgono diverse funzioni utili all'organismo.

Dal punto di vista organolettico e gustativo, i polifenoli costituiscono il colore, l'aroma e la stabilità del vino.

Dal punto di vista biochimico e metabolico, invece, i polifenoli del vino svolgono tre importantissime funzioni:

1.     Antiossidante
2.     Anticancerogena
3.     Antiaterogena

Il contenuto polifenolico dei VINI BIANCHI è molto inferiore a quello dei ROSSI: 30-120 mg/l vs 200-3500 mg/l: tale differenza può essere ricondotta anche alla diversa tecnica di vinificazione impiegata.


NB. L'alcol etilico contenuto nel vino, se introdotto in eccesso, determina un innalzamento dei trigliceridi ematici che possono favorire l'aumento del rischio cardiovascolare e non solo...

In conclusione, il vino contenente sostanze fenoliche può essere considerato una bevanda utile al raggiungimento della quota di antiossidanti alimentari; tuttavia, considerando che si tratta di un prodotto alcolico, non è corretto consigliarne il consumo frequente e sistematico.
Il consumo di 2 unità alcoliche giornaliere di vino rosso (fonte INRAN) può favorire la prevenzione dell'ossidazione lipidica e del colesterolo (LDL), riducendo di conseguenza anche il rischio cardiovascolare.

1 UNITA' ALCOLICA = 12 grammi di etanolo = 1 bicchiere piccolo (125ml) di un vino a 12°

E' proprio il caso di dire "salute"!

giovedì 18 ottobre 2012

NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE!


PERCHE' IL GELATO FA VENIRE IL MAL DI TESTA?



A San Diego è stato scoperto perché mangiare il gelato troppo in fretta può causare un doloroso mal di testa (o neuralgia ganglio-sfenopalatina) e la scoperta potrebbe condurre a nuove terapie per l’emicrania

Un team di ricerca composto da scienziati della National University of Ireland di Galway e della Harvard Medical School ha individuato la causa del fenomeno nel rapido aumento del flusso di sangue che, in seguito al raffreddamento improvviso provocato dal gelato, attraversa il principale vaso sanguigno del cervello, l’arteria cerebrale anteriore.

Il dolore infatti diminuisce non appena il flusso di sangue viene limitato. I ricercatori hanno effettuato una serie di esperimenti su un gruppo di 13 volontari sani. I volontari hanno alternativamente bevuto acqua ghiacciata e acqua a temperatura ambiente. 

Grazie all’utilizzo di un doppler, è stato possibile rilevare che non appena è stata ingerita dell’acqua ghiacciata l’arteria cerebrale anteriore si è rapidamente dilatata, inondando il cervello di sangue.

Questo fenomeno è stato associato con la sensazione di dolore. Poco dopo questa dilatazione, l’arteria si è ristretta dando una sensazione di sollievo ai volontari. Il cervello è uno degli organi più importanti del corpo e per questo ha bisogno di lavorare tutto il tempo. E’ molto sensibile alla temperatura e per questo, quando la temperatura corporea si abbassa all’improvviso, vengono attivati dei sistemi di vasodilatazione per far arrivare sangue caldo nell’area cerebrale.

Ecco il punto: poichè il cranio è una struttura chiusa, l’improvviso afflusso di sangue può aumentare la pressione e provocare dolore. Secondo i ricercatori, alterazioni simili del flusso sanguigno potrebbero essere all'origine delle emicranie e altri tipi di mal di testa. Se ulteriori ricerche confermassero questi sospetti troveremo il modo di controllare il flusso sanguigno, di regolare cioè la vasodilatazione improvvisa e quindi individuare nuove terapie contro il mal di testa.

"a domani!"

mercoledì 17 ottobre 2012

MASTICA!



Un nuovo studio ha dimostrato che le persone che masticano di più il loro cibo assumono meno calorie, riuscendo quindi a controllare il loro peso.


Masticare il cibo 40 volte invece che le usuali 15 volte ha comportato per i volontari che si sono sottoposti allo studio, l'assunzione del 12 % in meno delle regolari calorie (secondo i risultati pubblicati sull'American Journal of Clinical Nutrition).

I ricercatori hanno anche cercato di capire se masticare di più avrebbe portato i soggetti a mangiare di meno, ad influenzare i livelli di zucchero nel sangue o di alcuni ormoni che regolano l'appetito.

Il team ha scoperto un collegamento tra la quantità di masticazione e livelli di diversi ormoni che "dicono al cervello quando iniziare a mangiare e quando smettere di mangiare".

Masticare di più comporta più bassi livelli ematici di grelina, un ormone che stimola l'appetito, così come alti livelli di CCK (colecistochinina), un ormone ritenuto in grado di ridurre l'appetito, e quindi far avvertire la sazietà.

La riduzione del 12 % di calorie consumato dal gruppo che ha masticato il cibo almeno 40 volte potrebbe tradursi in una perdita di peso significativo.

Se una persona media riesce a ridurre il proprio apporto calorico del 12 per cento, ciò comporterà la perdita di quasi 25 chili in un anno!



E per i più attenti un utilissimo accessorio il conta morsi…! 

martedì 16 ottobre 2012

AFFATICATO? DIFFICOLTA’ AD AFFRONTARE SEDUTE DI ALLENAMENTO NON IMPEGNATIVE? TEMPI DI RECUPERO PROLUNGATI?


FORSE SI TRATTA DELLA SINDROME DA OVER TRAINING


Aggiungiamo:

- Sensazione di affaticamento, dolori muscolari, depressione;

-Aumentata vulnerabilità alle infezioni e disturbi gastrointestinali;

-Disturbi del sonno e perdita di peso;

-Lesioni da sovraccarico;

-Aumento della frequenza cardiaca a riposo e della pressione arteriosa, forse stai proprio esagerando!

Esiste un metodo di diagnosi che si basa sul semplice dosaggio di alcuni ormoni: 


  • Cortisolo, 
  • Testosterone, 
  • GH,
  • DHEA. 
Dosare questi ormoni permette di valutare l’impatto dell’attività sportiva sulla funzione cortico-surrenalica, deputata a far si che l’organismo reagisca allo stress conseguente un’intensa attività sportiva. 

L’attività fisica intensa infatti determina uno stato di stress per il nostro organismo con conseguente sbilanciamento degli assetti ormonali  e compromissione dello stato di salute generale e del rendimento sportivo. 

Eseguire questo tipo di indagine è utile per tutti i tipi di sportivo ed è utile soprattutto per perfezionare l’allenamento ed evitare l’overtrainig. La mancata o l’errata programmazione dei corretti recuperi fra le sedute di allenamento può portare a diversi rischi per la salute, per esempio all’ipercolesterolemia, con conseguente aumento del rischio cardiovascolare.

Il tuo corpo è una macchina perfetta, ma tagliandala almeno una volta all’anno!

anche le migliori macchine devono fare dei check up!



sabato 13 ottobre 2012

LA MESOTERAPIA

COME PROMESSO QUALCHE INFORMAZIONE SULLA MESOTERAPIA


La mesoterapia consiste nell’iniezione intradermica distrettuale di un insieme di farmaci in piccole dosi su di una determinata zona della cute, attraverso aghi sottili, lunghi più o meno 1.5 mm. Il vantaggio di questa metodica consiste nell'evitare di assumere i medicinali per via sistemica riducendo gli effetti collaterali e massimizzando l'effetto terapeutico locale.
Questo permette di utilizzare una quantità inferiore di farmaco e di prolungarne l'effetto nel tempo, grazie al loro rilascio graduale dovuto alla componente adiposa del sottocutaneo (circa 7gg).

Lo scopo di questa terapia è favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossicare l'organismo e migliorare tonicità ed elasticità della cute. L’azione delle iniezioni in mesoterapia, è infatti di tipo antinfiammatorio, vascolare e lipolitico.

I farmaci da utilizzare, che variano a secondo del tipo di patologia che si desidera trattare, sono revitallizzanti cutanei, capillaro-protettivi, antinfiammatori, antiedemigeni, ecc. sia appartenenti alla farmacopea ufficiale sia di tipo omeopatico.

Non occorre praticare anestesia in quanto la mesoterapia è indolore.

Nella zona trattata comparirà un piccolo pomfo che tenderà a riassorbirsi in qualche ora e talvolta possono comparire piccoli ematomi che generalmente si risolvono in qualche giorno.

Solitamente un ciclo di mesoterapia comprende dalle 8 alle 15 sedute, inizialmente una ogni sette giorni e successivamente da una di mantenimento mensile per stabilizzare i risultati ottenuti.

Si tratta di una metodica poco invasiva e dai costi contenuti e può costituire il primo passo per il paziente che si avvicina per la prima volta alla medicina estetica.

La cosa fondamentale è richiedere tutte le informazioni possibili al vostro medico, pretendete un modulo di consenso informato da leggere e portare a casa, per poi discutere direttamente con il medico dei vostri dubbi.




Non esitate a chiedere ulteriori informazioni e se qualcuno di voi ha avuto modo di provarla vorrei conoscere la vostra opinione!