giovedì 25 ottobre 2012

GIGI D'ALESSIO COME GLI STEROIDI ANABOLIZZANTI!


Sono sempre più numerose le persone che si allenano correndo con le cuffie e molti ritengono che allenarsi ascoltando musica aiuti a migliorare le prestazioni, cosa c’è di vero in questo?



Secondo un recente studio condotto dalla Brunel University di Londra, molti atleti si lasciano andare al doping cercando di migliorare le proprie prestazioni, ma da questo studio è risultato che esiste un doping naturale e che non è dannoso per il corpo:

LA MUSICA!

Ascoltare musica durante l’attività sportiva, infatti, aiuterebbe a migliorare le prestazioni dell’atleta (agonista o meno), fino a far salire le prestazioni dell’atleta senza alcuna sostanza dopante.
A seconda del genere ascoltato la musica può infatti agire sia da stimolante per i muscoli che da rilassante per il dopo sport.

La musica è infatti un esempio di focalizzazione psichica su un evento piacevole: 
il soggetto crede che utilizzando un focus positivo possa sentire meno la fatica.

Esiste una relazione tra il suono ascoltato e le prestazioni, infatti la musica riduce la percezione dello sforzo e, aiutando il rilassamento, riduce il consumo di calorie.

Alcuni triathleti selezionano compilation di canzoni in cui le battute al minuto sono identiche ai passi della corsa, per creare un'identificazione perfetta di ritmo.
Non a caso alcune riviste di corsa propongono le proprie playlist. Ogni brano musicale è caratterizzato dal ritmo che, di norma, si compone di frasi musicali ognuna di 32 battute suddivise a loro volta in quattro parti composte di otto battute.
La frequenza di queste battute al minuto impone il ritmo del brano musicale (ad esempio 120 battute per minuto, definite in abbreviazione “bpm”, che corrisponderà a due battute al secondo), selezionando quindi un determinato brano si è in grado di dare più regolarità al ritmo della corsa, influenzando il nostro stato d’animo e la carica agonistica.

La musica può quindi rendere più aggressivi, può eccitare o deprimere, può caricare o rilassare, può svegliare o fare addormentare.

Facciamo un esempio, una persona che ama Gigi D’Alessio può trovare veramente deprimente ascoltare durante una corsa un brano dei Metallica, per contro, lo stesso soggetto, se durante una maratona ascoltasse “como suena el corazon” o “un nuovo bacio” (…per intenderci è quella che fa: “le ddomeniche d'agosto quanta neve che cadràà e nel tempo che verrà, il mio cuore ti sorprenderà…na na na na na na na na na na na na na na), rischierebbe di partire troppo forte e di schiattare al secondo km!

Può essere altresì vero che in un momento di crisi al ascoltare musica "che carica" può far ritrovare preziose energie. Le cuffie diventano cioè una specie di Viagra atletico e permettono di ottenere una prestazione migliore, senza rischi di sovradosaggio!

“...mi perdonino i fans di Gigi” :-)

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